Idee dietro l'obiettivo è il titolo dell'editoriale del primo numero della rivista, il cui buon proposito era quello di "riportare l'attenzione sulla persona che sta dietro l'obiettivo. La macchina potrà avere il più meraviglioso dei cervelli elettronici, o essere invece semplicissima: ma la macchina si limita ad eseguire, chi conta è il fotografo ed è a lui che vogliamo parlare, non importa se professionista o dilettante più o meno evoluto". Gli articoli della rivista, quindi, erano soprattutto dedicati ai maestri, alla storia della fotografia, alla recensione di libri e mostre, ma anche alle immagini proposte dai lettori. In particolare, la rubrica L'immagine privata era lo spazio riservato a "una fotografia nata senza una committenza né uno scopo commerciale preciso, certamente non destinata alla pubblicazione né a una utilizzazione pratica immediata. Possono essere le foto di famiglia, i ricordi di viaggio, i ritratti delle persone più care, le ricerche personali a livello di reportage sociale o folkloristico, gli studi compositivi e cromatici. Chi non fotografa per professione realizza praticamente sempre immagini private".